Al WMF con il Mario Show: giorno 2.

Jun 18, 2022

Ieri è stato il secondo giorno del WMF, che significa We Make Future: si tratta del più grande festival sull’innovazione digitale, una tre giorni iniziata giovedì che continuerà fino a stasera presso la Fiera di Rimini. Io sono presente durante tutto l’evento nell’Area Expo con il mio controfestival: il Mario Show, una maratona in diretta live e streaming che dà spazio a interviste, incontri, sorprese e intrattenimento. Il tutto è reso possibile anche grazie ai partner che mi accompagnano in quest’avventura: Seeweb, Hoopygang, Page Group, Med Store, ON Creative Company, OkNetwork, BAN, Adcom e Fc-Print.

È stata una giornata ricca di emozioni quella di ieri, che voglio ripercorrere con voi nei suoi momenti principali. La mattinata nel mio stage è iniziata alle 8:30 con un caffè e facendo networking con un po’ di persone, tra cui Elisa Micucci di Med Store, il podcaster Alessandro Manzù e il formatore Giovanni Mattiazzo. Nel frattempo ci siamo goduti le interviste della mia inviata speciale Angie Lanotte ad alcuni partecipanti all’evento e le incursioni di Ivo Matteo Zanetta all’ingresso della Fiera, dove ha chiesto a chi arrivava per quale motivo era al WMF e cosa voleva portarsi a casa da questa esperienza.

Poi è arrivato il mio primo ospite in programma, selezionato da Seeweb: Nicola Bonotto di Piano D, una realtà che realizza soluzioni digitali sostenibili per le aziende. Piano D infatti crea pagine web a bassissime emissioni di CO2 senza compromettere design e usabilità dei siti. Con Nicola abbiamo analizzato qualche dato interessante, come il fatto che Internet produce il 3,8% delle emissioni globali di carbonio. Secondo lui ridurre l’impatto ambientale della tecnologia è possibile soltanto rendendo consapevoli utenti, operatori del settore e aziende che operano nel digitale per fare in modo che diventino più green.

Successivamente ho intervistato Andrea Policardi e Riccardo Spada di Page Group. Entrambi si occupano di ricerca e di selezione del personale in ambito digitale e, con loro, abbiamo parlato di come cambiare lavoro in questo settore. In particolare ci hanno raccontato quali sono le tre professioni più richieste, ossia quelle in area marketing, in area media e in quella delle vendite online. Ma ci hanno anche svelato le skills indispensabili per i candidati, tra cui spiccano la competenza gestionale nei confronti di altre persone e l’abilità nel comunicare agli stakeholder in modo efficace ed empatico.

Un altro incontro molto interessante è stato quello con Michele Zanello di OVR e Simone Pepino di Hoopygang. OVR è un progetto italiano che ha creato un metaverso parallelo al mondo reale. Ha lanciato una collaborazione con Hoopygang realizzando la sua sede proprio all’interno di questa realtà virtuale, ancora sconosciuta a molti ma che in futuro diventerà normale per tutti. Famosa per aver organizzato il matrimonio di Kevin-Prince Boateng e Valentina Fradegrada, OVR permette a chiunque di esplorare il metaverso, anche senza visore: per farlo, infatti, basta un computer o un semplice smartphone.

A seguire, è stata la volta di un ospite promosso sempre da Hoopygang: Giulio Saltarelli di D&F, che ci ha aggiornato sulle novità nel mondo dell’educazione digitale. D&F crea progetti educativi traducendo i valori dei brand in obiettivi scolastici, in linea con i programmi didattici. Molti brand, anche se non hanno vantaggi immediati da queste iniziative, comprendono di influenzare positivamente il modo di agire delle nuove generazioni. Tra i progetti realizzati da D&F c’è Progetto Autostima promosso da Dove, dedicato all’autostima e contro il body shaming, per un ideale di bellezza non artefatto.

Dopo Giulio sono venuti a trovarmi Maria Chiara Andriello di RAI Pubblica Utilità e Andrea Falanga, performer della lingua dei segni. Hanno spiegato come l’accessibilità sia importante per essere al servizio delle persone più deboli, in particolare quelle sorde e cieche. RAI Pubblica Utilità vuole comunicare con tutti, abbattendo le barriere che impediscono a sordi e ciechi di fruire dei loro prodotti. Per la RAI infatti, concessionaria del servizio pubblico, l’accessibilità è un obbligo. Ma questa non va intesa come qualcosa che va a beneficio di pochi, perché serve alla società intera per creare una vera inclusione.

Il secondo giorno del Mario Show è continuato con un bell’intervento a sorpresa, perché sono stato raggiunto sul palco da Luca Mastella di Learnn, nota piattaforma di e-learning dove sono presente anch’io con un corso sul digital public speaking. Secondo Luca la formazione non dovrebbe essere semplicemente una skill in più, quanto invece un modo di “accendere più lampadine possibili”, per permetterci di “emanare luce”. Del WMF Luca apprezza il fatto che sia un evento dove si può trovare valore nelle tante persone che s’incontrano, anche perché permette di fortificare offline i legami che si sono creati online.

E a proposito di fortificare i legami, Elisa Micucci di Med Store è tornata nel mio stand per parlare di tour virtuali. Nel dettaglio, l’azienda ha sviluppato un plugin che permette di customizzarli: ad esempio, loghi e interfacce possono essere inseriti negli ambienti virtuali, per un’esperienza personalizzata. Med Store si rivolge prevalentemente a enti e pubbliche amministrazioni, perché opera principalmente nei settori del turismo e della cultura. A partire da questi ambiti, poi, si lega alle realtà commerciali e della ristorazione. Tra i loro clienti ci sono agenzie immobiliari, architetti, ingegneri, venditori al dettaglio e musei.

Dai tour virtuali siamo passati all’influencer marketing con Simone Pepino di Hoopygang, la prima realtà a portare in Italia una piattaforma con un approccio numerico che permette alle singole aziende di trovare il proprio influencer ideale. Per Simone, infatti, rendere trasparente l’influencer marketing significa aiutare maggiormente chi pianifica la pubblicità ad avere gli strumenti necessari per utilizzarlo nel modo corretto. Nello stesso tempo, però, Hoopygang vuole portare avanti anche dei talent che, pur non avendo una grande base di follower, sono bravi in quello che fanno (siano essi cantanti, sportivi, poeti…).

Anche gli ospiti che sono arrivati dopo Simone sono bravi in quello che fanno: Lorenzo Ferrara di BAN (Business Angels Network) ha portato sul mio palco due rappresentanti di altrettante startup di successo che BAN ha sostenuto. Il primo, Gianluca Zilli, lavora in OVR, il primo metaverso italiano nato a Udine quattro anni fa e di cui abbiamo parlato anche durante la mattinata con Michele Zanello. Il secondo, Gabriele Bernasconi, lavora in Genuino World, un vero e proprio universo per collezionisti che permette di connettere gli oggetti del mondo reale agli NFT, facendo in modo che diventino unici e non duplicabili.

Per una mezz’ora gli ospiti hanno lasciato il posto agli ambassador di Hoopygang: Heidi Iuliano, Simona Anzaldi e Daniele Subrizi ci hanno raccontato il secondo giorno di WMF attraverso i loro video. A commentarli con me c’erano Ivo e Renato Franchi, head of marketing in Star Comics: ciascuno dei tre ragazzi ci ha dato una visione non banale dell’evento, facendoci vedere come la stessa esperienza possa essere vissuta differentemente da persone diverse. E poi non poteva mancare una chiacchierata con Angie, che lungo tuta la maratona ci ha intrattenuti con tanti collegamenti interessanti.

L’ultimo appuntamento è stato con Michele Franzese e Silvia Favulli di Scai Comunicazione per l’Apericrowd, un aperitivo a base di spritz e di chiacchiere sul crowdfunding. Hanno spiegato i requisiti per realizzare una campagna di crowdfunding, il ruolo del marketing in una campagna di questo tipo, come si cerca il precommittment e come si calcola il valore pre-money per fare una campagna di equity crowdfunding. Inoltre ci hanno raccontato due belle storie di crowdfunding: quella di Airlite, che produce una pittura ecosostenibile, e quella di Coderblock, che ha creato un metaverso in stile GTA.

Per concludere la giornata, ho chiamato insieme a me Ivo e Alessandro Cialli di ON Creative Company, direttore di produzione del Mario Show che ha coordinato la diretta insieme ai suoi collaboratori. Alessandro ha notato un aspetto interessante: dalle interviste fatte all’interno della Fiera di Rimini si è visto come molti non siano sufficientemente informati su diverse tematiche. Manca una conoscenza che i professionisti del settore come noi danno per scontata, ma il nostro format si prefigge proprio di avvicinare le persone a degli argomenti che in fin dei conti non sono semplici come sembrano.

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