Le aziende devono indicare lo stipendio negli annunci di lavoro

Sarà obbligatorio indicare lo stipendio negli annunci di lavoro. Questo indica la direttiva sulla parità salariale e la trasparenza approvata il 30 marzo 2023 dal Parlamento europeo (427 voti, 79 contrari e 76 assenze) e che si spende verso la parità salariale negli stati membri per superare il gender pay gap.

Women in the EU on average earn 13% less than men for doing the same job

La trasparenza della retribuzione dovrà essere osservata negli annunci di lavoro oppure nei colloqui faccia a faccia. Quali sono i pilastri di questo provvedimento che puoi approfondire su europarl.europa.eu?

Le persone avranno diritto all'informazione completa sulla retribuzione prevista per un determinato impiego. E le aziende dovranno correre ai provvedimenti se il divario retributivo di genere è superiore al 5%. per chi non rispetta le regole sono previste multe e sanzioni. Cosa significa questo per tutti noi?

Gender gap pay: situazione in Europa

Con il termine gender gap pay intendiamo la differenza di pagamento tra uomini e donne. In Europa abbiamo una situazione descritta bene dai dati delle ricerche effettuate proprio dalla UE:

The gender pay gap in the EU stands at 12.7 % in 2021 and has only changed minimally over the last decade. It means that women earn 13.0 % on average less per hour than men (...). The gender employment gap stood at 10.8% in 2021, with 67.7 % of women across the EU being employed compared to 78.5% of men.

Il divario retributivo di genere è del 12,7% nel 2021 ed è cambiato poco nell'ultimo decennio. Significa che le donne guadagnano in media il 13,0% in meno all'ora rispetto agli uomini. Questa differenza riguarda anche il divario occupazionale con il 67,7% delle donne occupate rispetto al 78,5% degli uomini.

Dove troviamo il gender gap pay più elevato? I dati variano molto tra i paesi dell'UE. Passiamo dal 5% in Lussemburgo, Romania, Slovenia, Italia e Polonia a oltre il 18% in Germania, Austria, Estonia e Lettonia. 

Il cuore della trasparenza salariale

L'obbligo di mettere in luce il salario previsto negli annunci di lavoro, e durante il colloquio in corso, nasce all'interno di un apparato legislativo più ampio. Infatti, il dispositivo europeo impone alle aziende di operare in un regime di strutture retributive e sistemi di confronto neutrali in relazione al genere.

Inoltre, processi di assunzione dovranno essere condotti in modo non discriminatorio. Sono previste multe a chi non osserva le regole e risarcimenti per i lavoratori che dimostrano di aver subito danni in seguito a questi comportamenti discriminatori. Ma quali sono i punti da rispettare su questo fronte?

La caduta del segreto retributivo

Uno dei nodi fondamentali della norma, rispetto al tema della trasparenza degli annunci di lavoro, è l'abolizione del segreto retributivo. Questo significa che il datore di lavoro dovrà comunicare obbligatoriamente quanto spetta al dipendente direttamente negli annunci, anche quelli online.

In alternativa la somma deve essere comunicata con chiarezza durante il primo colloquio. È vietato chiedere informazioni sulle retribuzioni passate per evitare il gioco al ribasso della retribuzione offerta. Troppe volte gli stipendi sono stati adeguati intorno alle retribuzioni precedenti per risparmiare.

In alternativa alla mensilità, il datore di lavoro può comunicare il RAL. Ovvero la retribuzione annuale lorda, un indicatore completo che permette al futuro dipendente di ottenere informazioni complete rispetto alle ritenute previdenziali e assistenziali. E alle trattenute IRPEF, le tasse da sostenere.

Sarà facile effettuare controlli?

Questo lavoro di implementazione delle regole per la trasparenza delle retribuzioni si muove sicuramente verso una direzione favorevole per tutti, a prescindere dal genere. Ma una domanda è lecita: come verranno effettuati i controlli? Come sarà possibile verificare che effettivamente un'azienda non fa il solito percorso di scarsa comunicazione del dovuto per giocare a ribasso in fase di colloquio?

Soprattutto, un aspirante dipendente sarà in grado di denunciare con strumenti solidi ed efficaci aziende che non comunicano in modo chiaro lo stipendio al primo confronto con i responsabili?