Voice Translation: Spotify traduce i podcast con l'intelligenza artificiale

Con Voice Translation di Spotify si apre il mercato della traduzione dei podcast grazie all'intelligenza artificiale. Ma non con una semplice riproduzione digitale: tutto avviene con la voce dell'autore.

Grazie a questo servizio, presentato con un comunicato stampa ufficiale, la piattaforma nata per condividere e riprodurre contenuti multimediali cerca di rispondere a una domanda centrale:

Are there more ways we can bridge the language gap so that these voices can be heard worldwide?

Ovvero, come possiamo colmare il divario linguistico per fare in modo che le voci possano essere ascoltate in tutto il mondo? La soluzione arriva grazie alla traduzione vocale per i podcast, una funzionalità basata sull’intelligenza artificiale che traduce i contenuti in altre lingue. Come anticipato, la grande innovazione è che il tutto avviene con la voce dell'autore che ha pubblicato il podcast.

Spotify sceglie la tecnologia OpenAI

Come suggerito anche nel comunicato stampa ufficiale, la base di partenza tecnica per consentire la traduzione automatizzata dei podcast (con la voce dell'autore) porta la firma di OpenAI.

Quell'OpenAI che è alla base di ChatGPT e DALL•E. Nello specifico, come ricorda The Verge, sarà lo strumento di trascrizione vocale Whisper a supportare Spotify. Che ha come obiettivo la traduzione di un podcast in una lingua diversa da quella di pubblicazione e la riproduzione della voce originale.

Voice Translation è già disponibile?

Non al 100%, al momento si tratta di un progetto in fase di sviluppo ma sono stati selezionati alcuni podcaster di rilievo internazionale - tipo Dax Shepard, Monica Padman, Lex Fridman, Bill Simmons - per testare questa opzione. E dare maggiori opportunità agli autori di aumentare la community.

Si inizia con una pubblicazione iniziale di episodi, sempre registrati dagli autori appena citati, tradotti in spagnolo. A breve giro si continua con il francese e il tedesco. La buona notizia: tutto ciò sarà disponibile per utenti premium ma anche per quelli con account gratuito. Ma cosa fare nel frattempo?

Puoi ascoltare i lavori che sono già stati tradotti con l'intelligenza artificiale. Tutto ciò che viene lavorato con questo sistema automatizzato si trova nell'hub spoti.fi/VoiceTranslation. Nel tempo, sarà possibile ascoltare un numero sempre maggiore di podcast tradotti con il supporto dell'intelligenza artificiale.

AI e voce, rischi e opportunità

La possibilità di tradurre i podcast con la voce dell'autore non è l'unica novità del settore. Il 25 settembre 2023, stesso giorno dell'annuncio firmato da Spotify, ChatGPT ci ricorda che ora è possibile creare prompt con la voce umana ma anche seguire un percorso inverso. Ovvero, si sta lavorando sulla possibilità di generare dei vocali partendo dal testo. Ed è OpenAI a frenare su questa opzione:

These capabilities also present new risks, such as the potential for malicious actors to impersonate public figures or commit fraud.

OpenAI sta limitando la diffusione di questo strumento a causa delle preoccupazioni relative alla sicurezza e alla privacy. Lo scenario presenta nuovi rischi, difficili da affrontare senza un controllo serrato e delle partnership ben definite. Nel frattempo Meta ci lascia ancora un altro strumento per mescolare suoni e AI: AudioCraft, un tool per generare interi brani musicali partendo da un prompt.

Cosa significa per il mercato?

Maggiori occasioni, ascoltatori in aumento, possibili clienti da intercettare oltre i confini nazionali: con questa funzione lo strumento podcast allarga i tuoi orizzonti. E ti permette di raggiungere persone che prima non potevi intercettare a causa della complessità del processo produttivo.

Ma guardiamo l'altra faccia della medaglia: se noi possiamo raggiungere chiunque, anche tutti gli altri hanno la possibilità di conquistare il nostro mercato. Magari l'attenzione del pubblico italiano dovrà essere diviso tra un numero di attori incredibilmente superiore. Siamo pronti ad affrontare questa sfida?