Spotify: arrivano le date dei concerti virtuali.

Sep 18, 2020

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Nel Caffettino ci ritroviamo ogni giorno come se fossimo davanti alla macchinetta del caffè per parlare di social, di business e non solo. Oggi parliamo di Spotify, perché la celebre piattaforma di streaming musicale sta introducendo una funzione dedicata ai concerti online: gli artisti potranno offrire un collegamento ai loro tour virtuali per permettere ai fan di accedere con facilità ai concerti che si terranno online. Grazie alla funzione, si potranno conoscere le date, comprare i biglietti e seguire tutti gli eventi. Gli artisti trasmetteranno i loro concerti indipendentemente dalla piattaforma utilizzata per lo streaming, che sia Twitch, Instagram, Facebook, YouTube o TikTok.

La funzione è stata scoperta tra le linee di codice di Spotify da Jane Manchun Wong, esperta di reverse engineering. Ma in seguito è arrivata la conferma da parte della piattaforma del lancio pubblico di questa nuova funzionalità. Come sappiamo, il coronavirus ha sferrato un colpo decisivo al mondo della musica dal vivo, con ripercussioni sulla possibilità di realizzare concerti e festival, tanto che forse anche il Festival di Sanremo non si terrà. Ma al di là dello show business, pensiamo a quanto la nuova funzione potrà essere utile per gli artisti indipendenti e non, oltre che per i tanti festival locali, regionali o nazionali che sono in difficoltà per questa situazione.

In realtà Spotify si è mossa un po’ in ritardo rispetto ad altre piattaforme come Facebook, che ha già lanciato la possibilità di creare eventi a pagamento sui gruppi delle band. In ogni caso, si tratta di una funzionalità molto interessante e dalle grandi potenzialità. Sviluppata da Spotify in collaborazione con la piattaforma web di ricerca concerti SongKick e con il portale per la vendita di biglietti Ticketmaster, permetterà agli artisti di ottenere la revenue degli ascolti di Spotify, ma anche quella della vendita dei biglietti. Perciò, dato che presto sarà attiva in tutto il mondo, se siete degli artisti vi suggerisco di utilizzarla, anche in vista della chiusura di quest’anno.

Ciò che appare sempre più evidente è come Spotify stia cercando di diventare una vera e propria piattaforma di intrattenimento e dedicata ai contenuti. Basta pensare che negli ultimi tre o quattro anni si è evoluta aggiungendo podcast e addirittura acquisendo tre startup che operano in questo settore. E adesso, con l’aggiunta di servizi, sta facendo un ulteriore passo in avanti. Chissà se in un prossimo futuro darà anche l’opportunità di aggiungere dei contenuti video, anche se questa ipotesi è stata smentita dagli stessi fondatori di Spotify. E in effetti forse la sua natura è proprio quella di essere una piattaforma profondamente differente rispetto alle altre.

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