La Russia usa videogiochi come Minecraft e Roblox per fare propaganda

Aug 13, 2023

Secondo il New York Times, la propaganda russa passa dalle piattaforme di videogiochi e gaming online. Uno degli esempi: su Minecraft, alcuni giocatori con idee vicine al Cremlino hanno ricreato la battaglia di Soledar. Ovvero una città ucraina conquistata dall'esercito russo a gennaio.

Sempre su Minecraft - ma anche su Roblox, piattaforma di gaming online e sviluppo per nuovi videogiochi - alcuni utenti filorussi hanno generato le forze del Ministero degli Interni russo per celebrare una festa nazionale. Ovvero l'evento del 12 giugno dedicato alla nascita della Federazione.

Non sono estranei all'azione propagandistica Discord e Steam dove si susseguono le notizie false sull'Ucraina per mano di utenti che si presentano con simboli della lettera Z. Tutto fa pensare a un'azione gestita con una regia alle spalle per ottenere dei risultati a livello comunicativo.

Putin e la propaganda del gaming

Il presidente Vladimir Putin, durante un incontro con un'organizzazione senza scopo di lucro in Russia, ha già confermato il suo interesse per il potenziale dei videogiochi. Sono diventati strumenti fondamentali per promuovere l'istruzione nel quadro dei valori umani universali e del patriottismo.

russia trollFonte immagine Statista.

In questo modo, giochi interattivi in prima persona come Roblox - sempre più popolari in Russia - sono risorsa per la diffusione di contenuti fascisti (Wired), fake news e interventi dei troll.

Un lavoro già svolto dall’Internet Research Agency (IRA), gruppo noto per i presunti legami con la milizia Wagner e specializzato in campagne di comunicazione sui social e sul web in generale.

"More than 1,000 paid bloggers and commenters reportedly worked only in a single building at Savushkina Street in 2015. Many other employees work remotely. According to BuzzFeed News, more than 600 people were generally employed in the trolls' office earlier, in June 2014. Each commentator has a daily quota of 100 comments".

I numeri del fenomeno sono impressionanti. Secondo Wikipedia, che riporta le notizie di BuzzFeed, migliaia di operatori lavorano alla fabbrica dei troll e ognuno mantiene una quota di 100 commenti al giorno. Ovviamente sono cifre ipotetiche dato che nessuno conosce dati reali e confermati.

Le reazioni di Roblox e Microsoft

Il presidente di Microsoft, Brad Smith, sottolinea che il team di sicurezza ha identificato il tentativo di penetrare alcune comunità di gaming come quelle presenti su Minecraft e Discord.

A dare consistenza arrivano le parole di Clint Watts, capo del threat analysis team di Microsoft, che c'è l'azione della Wagner dietro l'attività di propaganda sulle piattaforme online di gaming:

"The Russian paramilitary force known as the Wagner Group promoted malign narratives on Discord and Steam to support the Kremlin’s views. It may have also sought to encourage enlistments when Russian combat casualties were taking an enormous toll".

La forza paramilitare russa usa narrazioni distorte su Discord e Steam per appoggiare le opinioni del Cremlino. Forse sono stati incoraggiati gli arruolamenti nei momenti di difficoltà per la Russia.

Roblox, secondo Business Insider, si impegna a rimuovere questo tipo di contenuto il prima possibile sfruttando un combinazione di strumenti di rilevamento manuali e automatici. C'è un team dedicato, e composto da migliaia di persone, che si muove in base alle segnalazioni inviate dagli utenti.

 Non sottovalutare i videogiochi

Forse abbiamo imparato la lezione, forse no. In passato, è stato sottovalutato l'impatto del social web nei conflitti legati a guerre più lontane come quelle relative al Medio Oriente. E ci siamo concentrati solo ed esclusivamente sui media tradizionali. Oggi rischiamo di fare lo stesso con i videogame.

Ovvero un universo dove i ragazzi si muovono con disinvoltura e noi facciamo fatica a trovare spazio. Ecco cosa sottolinea Jacob Davey, ricercatore presso l‘Institute for Strategic Dialogue di Londra

"The extreme right-wing have potentially found safe harbours to broadcast their ideology or to engage in more traditional propagandising - the sorts of things that they would have done a few years ago on Facebook, YouTube and Twitter".

L'estrema destra ha trovato nuovi canali per trasmettere la propria ideologia e contenuti propagandistici che, qualche anno fa, sarebbero andati online su Facebook, YouTube e Twitter. Ecco perché oggi dobbiamo mantenere alta l'attenzione verso questi canali che apparentemente sembrano sicuri.

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