Obituary pirating: il business dei necrologi pirati invade YouTube

Oct 08, 2023

Il fenomeno noto come obituary pirating, ovvero la pubblicazione dei necrologi su siti web dedicati allo scopo, ha invaso anche YouTube. Questa pratica si basa su un meccanismo eticamente discutibile.

Da fonti pubbliche si estrapolano tutti i dati relativi ai necrologi e si rilanciano su pagine web che fanno traffico attraverso le ricerche fatte da persone che cercano informazioni sulla persona defunta.

Il punto è che c'è una monetizzazione relativa al traffico che avviene grazie a circuiti pubblicitari o di affiliazione, e questo fenomeno poco etico per familiari e defunti si registra anche su YouTube.

Le caratteristiche dell'obituary pirating

Il fenomeno non è espressamente vietato da YouTube ma ha delle chiare implicazioni sul diritto a vedere rispettato il nome della persona defunta. Un conoscente fa una ricerca su Google per avere informazioni chiare sul funerale o un indirizzo per inviare fiori e si trovano di fronte a dei video YouTube.

Di solito sono prodotti di bassa qualità che riassumono senza tanta empatia gli avvisi pubblicati dai parenti. Questa è la pirateria dei necrologi - obituary pirating in inglese - ed è una pratica nota da diversi anni che si basa sostanzialmente sullo scraping dei contenuti pubblicati altrove per manipolare i risultati di ricerca. Oggi, tutto ciò sta invadendo in modo preoccupante anche YouTube. Secondo Wired:

The flood of YouTube obituary videos is a janky update on this practice. Some of these channels upload dozens of death notice summaries every hour, abandoning any pretense of looking like an official source of information in an effort to churn out as many videos as they can.

Con questi contenuti assistiamo all'abbandono di qualsiasi tentativo di apparire come una fonte ufficiale e ci ritroviamo di fronte a canali che caricano dozzine di necrologi ogni ora. L'unico tentativo è quello di avere quanti più video da indicizzare e in grado di erodere traffico, accumulare visualizzazioni e monetizzare. Come? Inserendo pubblicità o rimandi a prodotti di varia natura con un'affiliazione attiva.

La reazione delle famiglie interessate

La pratica non è vietata dalla piattaforma ma i parenti dei defunti stanno iniziando a protestare e attivare delle cause legali perché, in estrema sintesi, gli Obituary Pirates monetizzano grazie alla dipartita di individui che non conoscono. Ed è d'accordo anche Jessica Koth, direttrice delle pubbliche relazioni della National Funeral Director Association che afferma: "sarebbe sconvolgente per le famiglie coinvolte".

Come fermare questo fenomeno?

Al momento non esiste un metodo specifico e neanche una regolamentazione ufficiale da parte delle piattaforme di contenuti video come YouTube. Cosa fare in attesa di un eventuale intervento?

L'unica possibilità è quella di seguire la strada del copyright. C'è un precedente, quello del sito web canadese noto come Afterlife. Nel 2020, il progetto è stato punito con una multa di 20 milioni di dollari per aver copiato e incollato necrologi pubblicati altrove, proponendoli come contenuto di proprietà.

Nel frattempo si vendevano, sempre sul sito web, candele e biglietti commemorativi. Resta il fatto, però, che tutto si basa su un semplice problema di copyright, senza alcuna implicazione etica o morale.

C'è un altro aspetto da valutare: il contributo dell'intelligenza artificiale. Cosa accadrà nel momento in cui sarà possibile armonizzare scraping dei nomi e creazione di necrologi video magari in più lingue?

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