Microsoft licenzia il team di etica dell'AI

In un mondo veloce e mutevole come quello dell'intelligenza artificiale, Microsoft licenzia il team di etica AI che permette di ottenere risultati etici, responsabili e sostenibili. Questo passaggio si posiziona all'interno di una serie di licenziamenti che riguarda l'intera azienda e colpisce oltre 10.000 dipendenti.

La colpa non è dei risultati: con l'integrazione di ChatGPT sono letteralmente esplosi gli utenti che usano Bing ed Edge. Ovvero motore di ricerca e browser Microsoft, due fronti di aperto contrasto con Google.

Inoltre, come suggerisce anche Techcrunch, questo taglio del personale combacia con nuovi investimenti miliardari nella partnership con OpenAI, la startup che ha dato vita a ChatGPT.

Doppia logica dell'investimento AI

Da un lato Microsoft procede la corsa verso l'implementazione degli strumenti di AI - tra le ultime notizie abbiamo l'arrivo di ChatGPT su Skype - ma nel frattempo è stato deciso di defenestrare il team che ha permesso di migliorare le risposte date dall'intelligenza artificiale con un sostanziale lavoro di limatura.

Il team, infatti, aveva il compito di rendere le risposte degli strumenti di AI etiche e moralmente accettabili, eliminando tutte le spigolosità che potevano essere comunicate in una conversazione.

Questa decisione ha preoccupato gli utenti: infatti, è difficile immaginare un'intelligenza artificiale in pieno sviluppo e senza una valutazione etica sulle possibili risposte che potrebbero influenzare gli umani.

Soprattutto alla luce di ciò che ha svolto l'ufficio di etica e società Microsoft. Tra i tanti progetti ricordiamo il Judgment Call, uno strumento/gioco pubblicato nel Responsible Innovation Practices Toolkit per la previsione dei danni e la gestione delle ripercussioni etiche dell'intelligenza artificiale.

Il team etico non scompare del tutto

Nonostante il taglio, Microsoft ha deciso di mantenere attivo l'Office of Responsible AI, che appunto ha il compito di creare, migliorare e applicare regole e principi etici dell'intelligenza artificiale. Tutto questo nonostante i licenziamenti. In una nota ufficiale, riportata da Platformer, si sottolinea che la società:

"Is committed to developing AI products and experiences safely and responsibly, and does so by investing in people, processes, and partnerships that prioritize this".

Microsoft, secondo le dichiarazioni ufficiali, vuole sviluppare un'intelligenza artificiale sicura e in modo responsabile. Questo avviene anche aumentando il numero di persone destinate al mondo dell'AI.

Sicuramente tutto questo è vero. Ma c'è da chiedersi perché l'eliminazione del team di etica e società Microsoft arriva proprio quando gli strumenti basati su OpenAI iniziano a raggiungere un pubblico globale grazie all'integrazione con motore di ricerca, browser, Skype, Office e altri tool internazionali.

Etica come difesa contro l'incognita

Mira Lane, leader of the Ethics & Society organization per la Microsoft, ha pubblicato un post su Medium molto interessante sulle implicazioni etiche nel mondo dell'Intelligenza Artificiale. Ecco uno spunto:

These technologies have potential to injure people, undermine our democracies, and even erode human rights — and they’re growing in complexity, power, and ubiquity.

Queste tecnologie hanno il potenziale utile per ferire le persone, minare le nostre democrazie e persino erodere i diritti umani - e stanno crescendo in complessità, potere e ubiquità. Mai come in questo caso è impossibile procedere senza una guida etica, un riferimento capace di valutare rischi e minacce.

Il team di Ethics & Society  di Microsoft ha investito grandi risorse per aiutare l'AI a seguire i principi di privacy, sicurezza, affidabilità, trasparenza, inclusione e responsabilità verso l'utente. Probabilmente c'è ancora grande bisogno di un approccio etico per ottenere il meglio da questi scenari.