LinkedIn: nuova funzione video per i colloqui di lavoro.

Questo Caffettino è dedicato al social network più diffuso in ambito business. Naturalmente sapete che parliamo di LinkedIn, ma forse non sapete che la piattaforma da pochi giorni ha introdotto una nuova funzionalità video per i colloqui di lavoro. Il servizio, pensato per semplificare le procedure preliminari di ricerca di potenziali candidati a un posto di lavoro, rappresenta l’ennesima dimostrazione di come la tecnologia possa rivelarsi estremamente utile in questo periodo di emergenza Covid-19: la funzione è dedicata sia a chi cerca una nuova risorsa che non può incontrare dal vivo, sia a chi vuole cambiare lavoro ma in questo momento trova difficoltà.

In particolare, questa nuova funzionalità chiamata “video presentazione” permette ai responsabili delle risorse umane e agli addetti al personale di invitare i candidati che hanno superato una prima selezione a rispondere a un massimo di due domande, tra cui ad esempio “parlami di te”, “qual è il tuo maggiore punto di forza?” e “descrivi il tuo progetto più impegnativo”. In questo modo, prima del colloquio vero e proprio, vengono testate le capacità di comunicazione e le competenze trasversali degli intervistati, note anche come soft skill. Successivamente i candidati possono decidere se rispondere alle domande con un video oppure in forma scritta.

Perché LinkedIn ha deciso di inaugurare questa nuova funzionalità? La risposta è nella ricerca Global Talent Trend, riportata da LinkedIn, che evidenzia come il 92% dei professionisti del settore delle risorse umane reputi le soft skill ugualmente o più importanti delle hard skill nel processo di selezione. In pratica, saper fare qualcosa risulta altrettanto importante rispetto a saperla raccontare o a saper raccontare sé stessi. Si tratta di una prospettiva in linea con quello che diciamo spesso all’interno dei nostri percorsi formativi, come ad esempio nella Masterclass. E visto che le soft skill sono difficili da valutare, il video può rivelarsi uno strumento in più per farlo.

Ma questo nuovo servizio porta solo vantaggi? In realtà un problema c’è: se da un lato esiste una piattaforma, dall’altro ci deve essere qualcuno capace di utilizzarla. E non tutti i candidati sapranno realizzare un video perché per farlo c’è bisogno di esercizio. Prima di mandare il proprio video a una data azienda conviene fare un po’ di allenamento registrandone altri di prova. Perché è bene sapere che è come si viene percepiti che fa di noi il prodotto, un po’ come accade nell’ecommerce: online non compriamo i prodotti, quanto le foto, i video o le descrizioni degli stessi. Certo, le persone non sono prodotti, ma d’altro canto tutti sappiamo come funzionano i social, vero?

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