LinkedIn. Stories di ordinari social.

Mar 05, 2020

Facebook, Instagram, WhatsApp, Messenger e Snapchat. Ormai solo il Caffettino non ha le Stories. Comunque non ne abbiamo bisogno, perché la voce per definizione è una infinita fonte di storie. Quella che vi racconto oggi riguarda proprio le Stories, che presto arriveranno anche su LinkedIn, la celebre rete professionale di cui ormai quasi tutti facciamo parte. In particolare, dopo una prima fase di test interna, a partire dai prossimi mesi le Stories di LinkedIn saranno disponibili per gli utenti in versione beta. Una novità importante per la piattaforma di Microsoft, che dopo le LinkedIn Live introduce un altro strumento per condividere i propri contenuti.


Come avviene per altri social, le LinkedIn Stories saranno costituite da video di pochi secondi che spariranno dal feed dopo ventiquattro ore. L’obiettivo sarà quello di arricchire i profili con le esperienze professionali, in un racconto virtuale della propria giornata lavorativa. Le versione beta delle Stories sarà disponibile solo per i singoli utenti e non per le aziende o per i gruppi. Naturalmente, come sta accadendo per LinkedIn Live, saranno avvantaggiati gli utenti che utilizzeranno per primi e in modo efficace la nuova funzione: chi pubblicherà da subito Stories interessanti aumenterà il proprio tasso di engagement e di conseguenza sarà premiato dalla piattaforma.


LinkedIn aveva testato uno strumento simile nel 2018: Student Voices, rivolto agli studenti dei college americani. Il tool permetteva ai ragazzi di postare brevi video all’interno di una Campus Playlist visibile in cima al loro feed, i quali sparivano dopo una settimana. Con questa funzione, LinkedIn intendeva offrire agli studenti uno spazio riservato alla condivisione delle attività accademiche svolte, dei progetti seguiti e della vita del campus. Nonostante il successo iniziale, Student Voices è rimasto in versione test. In ogni caso LinkedIn non si è arresa e oggi torna alla ribalta con le Stories, sperando di convincere gli utenti con nuove possibilità creative di condivisione.


Ancora non è noto se sarà possibile integrare le funzionalità di advertising inserendo degli annunci pubblicitari tra un contenuto e l’altro. A mio parere LinkedIn non ne ha bisogno, dato che ricava già profitti dagli abbonamenti premium e spingendo sulla pubblicità rischierebbe di diventare ancora più simile a Facebook, dato che ormai si somigliano sempre di più. E non soltanto per i colori: LinkedIn è sempre più simile ad altri social dopo avere introdotto Like, emoticon e hashtag, ma anche sul piano della creazione di contenuti, che tendono via via ad assomigliarsi. Una tendenza che lascia prevedere come le Stories di LinkedIn saranno identiche a quelle sugli altri social.


E voi cosa ne pensate?


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