Lego: i mattoncini colorati diventano green.

Feb 11, 2020

Il nostro Caffettino è totalmente sostenibile, ma non si può dire altrettanto di molti prodotti che fanno parte del nostro quotidiano. I giocattoli in primis, che come sappiamo spesso sono fatti di plastica. Però una svolta green arriva proprio da una delle più grandi aziende produttrici di giocattoli, Lego, che smetterà di utilizzare la plastica per i propri mattoncini. In particolare, Lego intende arrivare entro il 2030 alla completa produzione di mattoncini con un materiale sostenibile: al momento l’azienda ne sta testando diversi, ma il più promettente è ricavato dalla canna da zucchero e dal legno. Ma i nuovi mattoncini saranno all’altezza di quelli tradizionali?


Lego rassicura i suoi clienti sul fatto che questa novità, sebbene sostanziale, non intaccherà né la qualità né i colori di uno dei giochi più amati dai costruttori di tutte le età. Al contrario, le conseguenze di questo cambiamento si preannunciano prettamente positive, se si pensa che ad oggi soltanto il 2% della produzione di Lego è realizzata con materiali green come la plastica vegetale e che per il resto i mattoncini sono fatti di quella plastica che sempre più odiamo e di cui vogliamo liberarci. Se Lego ha deciso di impegnarsi nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica è proprio per la rinnovata attenzione dei clienti nei confronti dell’ambiente. Ma non solo.


Da un lato infatti Lego è conscia del fatto che i consumatori fanno scelte sempre più consapevoli, al punto che sarebbero disposti a spendere anche il 30% in più per un prodotto che non impatta sull’ambiente, come emerge da uno studio di qualche tempo fa. D’altro canto invece siamo di fronte a un vero e proprio trend che coinvolge le grandi aziende, che è per l’appunto quello del green. In breve, la presa di posizione di Lego ha alla base due motivazioni: contribuire alla salvaguardia del pianeta al fianco di consumatori sempre più evoluti e cavalcare un trend che chiaramente permette di essere maggiormente competitivi sul mercato, con ovvi vantaggi economici.


D’altronde servono dei grandi obiettivi per decidere di cambiare una catena produttiva importante e di successo come quella di Lego. E c’è anche il rischio che questa trasformazione possa causare qualche problema pratico nella produzione dei prodotti. In ogni caso credo che, proprio per il trend di cui abbiamo parlato, molte altre aziende decideranno di convertire la propria produzione in un’ottica green. In questa prospettiva, anche il mondo della tecnologia potrebbe uscirne profondamente rinnovato, perché moltissimi prodotti in plastica come mouse, tastiere o auricolari, solo per fare alcuni esempi, potrebbero diventare una volta per tutte sostenibili.


E voi cosa ne pensate?


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