Google preserva le meraviglie del mondo in pericolo.

Feb 07, 2020

Questo Caffettino è stimolante per gli amanti dell'arte e della cultura, ma anche per gli appassionati di digitale: Google ha appena lanciato la piattaforma Heritage on The Edge per preservare monumenti e siti archeologici a rischio per i cambiamenti climatici. Si tratta di un archivio digitale in 3D delle meraviglie del mondo in pericolo: visitarle in realtà aumentata aiuterà a tutelarle, oltre al fatto che per le comunità locali e gli studiosi sarà possibile monitorare costantemente il loro stato per capire come proteggerle. Al momento, grazie alla collaborazione tra Google e l'organizzazione no profit CyArk, sono stati mappati cinque siti Patrimonio dell'Umanità.


In particolare, oggi è già possibile verificare lo stato delle famose statue dell'Isola di Pasqua, che essendo a ridosso della costa sono minacciate dall'innalzamento delle acque e dalle mareggiate. Gli altri siti mappati al momento sono la Città Vecchia di Edimburgo, le cui fondamenta si stanno erodendo a causa delle piogge, la città-moschea di Bagerhat in Bangladesh, Kilwa Kisiwani sulla costa Swahili in Tanzania e la città antica di Chan Chan in Perù. Oltre alle mappe tridimensionali, Google Heritage on The Edge offre agli utenti riprese dall'alto dei vari siti realizzate con i droni, interviste con esperti, comunità e tour a 360 gradi con Street View.


Alcuni dei siti selezionati non erano mai stati documentati in modo così approfondito: la raccolta delle informazioni è avvenuta grazie a spedizioni in loco che hanno visto la collaborazione tra autorità locali ed archeologi, architetti e storici di ogni paese, i quali hanno dato vita a un progetto unico, permettendo di archiviare una quantità considerevole di materiale. I dati inoltre sono continuamente aggiornati in modo da fissare dei punti nel tempo: se a una determinata data è associata un'immagine del sito, comparando questi punti si può capire a che velocità si muovono gli effetti distruttivi del climate change. E i risultati sono disponibili per tutti gratuitamente online.


Il progetto mette in luce la necessità di tutelare il nostro patrimonio artistico e culturale dall'impatto dei cambiamenti climatici che non incidono soltanto sulla nostra vita, ma anche sui monumenti e sui siti archeologici che per secoli hanno resistito a guerre e invasioni e che oggi potrebbero essere persi. In quest'ottica la tecnologia si dimostra sempre più utile non soltanto per documentare uno stato di fatto, ma anche e sopratutto per giocare d'anticipo rispetto alle possibili conseguenze del climate change: Google Heritage on The Edge può permetterci di trovare delle soluzioni innovative per risolvere o rallentare il problema, per noi e per le nuove generazioni.


E voi cosa ne pensate?


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