Google Meet riconosce la mano alzata grazie all'intelligenza artificiale

Apr 05, 2023

Da diverso tempo, su Google Meet, la piattaforma di Mountain View per avviare spazi virtuali di videoconferenze e webinar, è possibile cliccare su un pulsante per chiedere parola. L'idea è quella di lavorare sulla relativa evoluzione: Google Meet riconosce la mano alzata con l'AI.

La notizia è stata presentata durante il BETT 2023, la principale manifestazione internazionale rivolta alle tecnologie didattiche, e si fonde insieme a una serie di novità succulente per chi vuole sfruttare al massimo gli strumenti di Google. Estrapoliamo un passaggio espresso dal comunicato del blog:

"Teachers can save time with custom building blocks, and facilitate class activities with timer, stopwatch and coming soon, voting chips, all within Docs. We’re also working on updates to Slides and Meet, adding co-presenting in Slides and AI-powered hand raise gesture detection in Meet, coming later this year".

L'anno scorso Google ha lanciato Smart Canvas in documenti, fogli di calcolo e presentazioni per rivedere il modo in cui avviene la collaborazione in classe. Oggi aggiungiamo timer e opzioni di voto, ma anche il rilevamento dei gesti di alzata della mano basato sull'intelligenza artificiale in Meet.

Come funziona il sistema di hand raise?

Il linea di massima, possiamo dire che la richiesta per ottenere parola in una riunione o in un'aula viene fatta sempre allo stesso modo. Ovvero alzando la mano. In passato, Google Meet aveva rivisitato questo meccanismo ben noto nella maggior parte delle culture, creando un pulsante specifico.

google meet

Lo clicchi e chiedi parola. Senza sovrapposizioni di voci. Nei prossimi mesi, però, gli utenti di Google Workspace for Education avranno a disposizione il rilevamento automatizzato dell'alzata di mano.

Il tutto basato sull'intelligenza artificiale. Il meccanismo di base resta lo stesso, cambia solo l'innesco della procedura: quando esegui il movimento, Google Meet attiva l'icona della "mano alzata".

Evitando il passaggio con il mouse, il cursore e il bottone. Sembra una novità da poco ma bisogna leggere questo snodo con i processi di comunicazione mediata dal computer. In un ambiente virtuale, in una classe digitale, diminuiscono le interazioni uomo/macchina e sembra di essere in una stanza fisica.

Quando sarà disponibile questa novità?

Sempre il comunicato ufficiale ci suggerisce che la possibilità, da parte di Google Meet, di riconoscere in automatico una mano alzata è in arrivo entro la fine del 2023. Quindi dobbiamo aspettare ancora un po'.

E continuare a utilizzare il pulsante per chiedere parola e intervenire in riunione. L'update sarà disponibile anche in Italia ma solo per gli utenti iscritti al programma Google Workspace for Education

Perché Google investe nell'educazione?

Molti avranno notato questo: Mountain View è sempre sul pezzo quando bisogna migliorare i tool a disposizione della scuola e degli studenti. Vero, in alcuni casi è possibile adattare tool legati ad ambiti professionali. Però da tempo Google ha occupato un settore molto importante: quello dell'educazione.

E gli strumenti vengono arricchiti con funzioni sempre più interessanti, come ad esempio la possibilità di aggiungere domande ai video YouTube in Classroom che vengono proposte agli studenti mentre visualizzano il contenuto. Tutte queste tecnologie sono perfette per migliorare il mondo dell'educazione online. Ma la domanda è un'altra a questo punto: possiamo utilizzare queste tecnologie?

Sono veramente utili o restano una scatola vuota a causa di un mancato aggiornamento delle competenze digitali? Le strutture? Guarda questa grafica presa da Il Corriere della Sera con dati interessanti: Abbiamo scuole adeguate per utilizzare strumenti digitali per la didattica?

scuola

 Tutto sarà simile alle lavagne interattive multimediali (LIM) in scuole senza la banda larga? Durante la pandemia da Covid-19 abbiamo fatto i conti con con un digital divide importante. I tool possono aiutarci a creare una didattica migliore ma bisogna avere competenze e strutture adeguate.

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