Su Google Maps arrivano i semafori.

Jul 13, 2020

Bentornati al Caffettino, l’appuntamento quotidiano con le notizie che riguardano i social, le applicazioni e le innovazioni del mondo digitale. Oggi parliamo di una nuova funzionalità che riguarda Google Maps, che inserisce i semafori all’interno dell’applicazione per muoversi agevolmente nelle strade e per essere aggiornati durante la navigazione. La funzione ad oggi è in fase di test negli Stati Uniti e riguarda esclusivamente gli smartphone Android, ma si può ipotizzare che sarà estesa anche ai dispositivi iOS una volta che ne sarà confermata la stabilità. Sebbene al momento Google Maps non riconosca il colore del semaforo, si tratta di un’innovazione molto utile.

Infatti, anche se l’introduzione dei semafori all’interno di Google Maps potrebbe sembrare una novità poco rilevante, in realtà questa innovazione potrà rendere la nostra guida più fluida e portarci a modificare il nostro percorso in base alla presenza dei semafori. Ad accorgersi della novità è stato un utente che ha segnalato l’apparizione di un semaforo a un incrocio mentre stava utilizzando Google Maps per raggiungere la destinazione prefissata. A dire il vero, non è la prima volta che l’icona dei semafori compare nell’applicazione: in Giappone Google utilizza questa funzione da diversi anni e solo in seguito ha deciso di sperimentarla anche negli USA.

Un portavoce di Google ha dichiarato: “Per aiutare le persone a rimanere informate sulla strada, stiamo testando una funzione di Google Maps su Android che mostra la posizione dei semafori in determinate città degli Stati Uniti”. In particolare, le prime città a mostrare queste icone sono New York, San Francisco, Los Angeles e Chicago. Ma Google afferma anche che intende espandere la funzionalità in più città nel tempo. Tra i numerosi utilizzatori di Google Maps va considerato anche chi negli ultimi tempi aveva preferito strumenti diversi come Mappe o Waze, il navigatore social che grazie agli utenti fornisce aggiornamenti sul traffico in tempo reale.

Se fino a qualche anno fa per avere un monitoraggio istantaneo dello stato dei semafori occorreva organizzarli in rete per farli comunicare con un sistema centrale (e da qui il concetto di smart city), oggi si è capito che basta affidare ai telefonini dei singoli utenti il compito di segnalare se in un determinato punto della strada si circoli o meno, semplificando notevolmente costi e necessità di adeguamento tecnologico da parte delle amministrazioni. Questo ribaltamento di prospettiva ha enormi potenzialità e può rivoluzionare il modo in cui il traffico delle città viene regolato, aiutando gli automobilisti a orientarsi al meglio nelle proprie scelte di spostamento.

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