Dati degli utenti: il Garante della Privacy chiede chiarimenti a Pornhub

Jul 16, 2023

L’Autorità chiede chiarimenti su profilazione degli utenti e sistemi di tracciamento. Così inizia il comunicato stampa del Garante della Privacy rispetto all'argomento che ha catturato l'attenzione dei media: MG Freesites Ltd, società a capo di Pornhub, deve chiarire alcuni aspetti sul trattamento dati in Italia.

L'azione riguarda diversi punti, come i sistemi di tracciamento e la profilazione degli utenti italiani. Senza dimenticare una delle voci più insistenti: quella che ipotizza la raccolta e vendita dei dati a terze parti.

Le origini di questo approfondimento

Nel sito del Garante della Privacy troviamo come riferimento della segnalazione un utente, senza specificare l'identità. Ma i primi passi sono stati mossi dal lavoro di stopdataporn.org, collettivo che si batte per far valere i diritti degli utenti contro lo sfruttamento dati delle piattaforme porno.

Sul portale di stopdataporn.org, abbiamo un riferimento chiaro rispetto alla genesi di questa vera e propria inchiesta. Una data importante? "March 2022, filed a legal report in Italy so called Segnalazione" .

È stata depositata una nota alle autorità secondo l'articolo 144 del Codice Italiano sulla Privacy. Che dà a tutti la possibilità di inviare segnalazioni. Nello specifico, la piattaforma Pornhub viene accusata di trattare illegalmente i dati personali degli utenti e di condividerli con terze parti non identificate.

I punti di analisi del Garante

Gli esperti che tutelano gli utenti italiani si concentrano su tre punti. In primo luogo è utile capire se si effettua una profilazione degli utenti, in che modo le informazioni vengono raccolte, con che tipologia di consenso e con quali finalità. Poi bisogna comprendere se c'è stata cessione dei dati a terze parti.

Ovviamente si chiariscono eventuali finalità. Un ultimo punto: Pornhub deve definire come si verifica l'età e in che modo le persone possono esercitare diritti rispetto alla protezione dei dati. Alcuni punti sono in comune con le azioni mosse contro ChatGPT e OpenAI, è chiaro. Ma non tutti.

Un momento non semplice per Pornhub

Ora Pornhub ha 20 giorni per rispondere. Secondo Guido Scorza, membro del Garante della Privacy intervistato da Fanpage.it, non vuol dire chiudere Pornhub ma chiedere delle informazioni.

Quando mandiamo questo tipo di comunicazioni i soggetti coinvolti ci rispondono senza troppi problemi. Se poi MG Freesites, la società che gestisce Pornhub in Italia, decide di non rispondere vedremo cosa fare.

A tutto ciò si aggiungono altre grane per MindGeek - società a capo di colossi come RedTube e YouPorn che ha un giro di 141 milioni di visitatori unici giornalieri - dato che Mississippi e Virginia hanno varato delle leggi che impongono di verificare l'età su PornHub attraverso documenti personali.

Il traffico è diminuito dell'80% per Pornhub dopo che ha iniziato a imporre questa verifica. Così MindGeek ha deciso di portare i siti web offline. Lo stesso è successo in altri stati USA. La Free Speech Coalition ci conferma che leggi simili sono state approvate in Texas, Montana e Arkansas.

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