Facebook e Luxottica preparano gli occhiali smart firmati Ray-Ban.

Sep 21, 2020

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Benvenuti al Caffettino, l’appuntamento quotidiano con le ultime novità in arrivo dal mondo digitale e business. La notizia del giorno riguarda Facebook e Luxottica, che si stanno preparando al lancio di innovativi occhiali smart targati Ray-Ban. Negli ultimi dieci anni ha suscitato molto stupore l’introduzione dei prodotti cosiddetti wearable, ossia indossabili. Come saprete, Google ha provato a inserirsi in questo mercato con i suoi Glasses e oggi è il turno di Facebook, che insieme al partner italiano Luxottica ha dato vita a Project Aria, per la realizzazione di smart glasses in realtà aumentata. Ma che differenza c’è tra gli occhiali di Google e quelli di Facebook e Luxottica?

I nuovi smart glasses avranno un design del tutto simile a quello dei modelli tradizionali, grazie a una componentistica miniaturizzata che dovrebbe contare su microfoni, videocamere, moduli senza fili, batterie e chip vari. Potranno riconoscere gli oggetti o localizzarli più facilmente all’interno di grandi gruppi per scopi professionali, tradurre in tempo reale un testo, permettere la navigazione GPS in realtà aumentata con indicazioni precise e chiare su quello che si ha davanti e, non da ultimo, avviare una videochiamata riservata con il video mostrato sulla lente e l’audio ascoltato per induzione ossea, tecnologia già resa possibile grazie al lavoro di diverse startup.

Vi suggerisco di vedere il video pubblicato su Instagram da Ray-Ban, che oltre a essere molto bello nel suo stile retrò, lascia presagire un lancio importante al di là del solito beta test. Lancio che avverrà già a partire dal 2021, anche se la sperimentazione è già in corso presso i Facebook Reality Labs. Dobbiamo aspettarci un immediato successo di vendite per i nuovi smart glasses? Personalmente credo di no, dato che per l’essere umano è sempre difficile indossare qualcosa sugli occhi e c’è una sostanziale differenza tra gli occhiali in realtà aumentata e dispositivi wearable come il Garmin che utilizziamo per fare sport e per monitorare il nostro stato di salute.

Utilizzare questo tipo di occhiali, infatti, al di là di una serie di problemi legati ad alcune malattie, potrebbe darci fastidio nella misura in cui ci separa dalla realtà. Ma c’è anche un’altra ipotesi: magari ci troviamo all’inizio di un’era in cui l’essere umano indosserà questi dispositivi in maniera naturale, allo stesso modo in cui potrebbe essere normale avere impiantato nel cervello il Neuralink di Elon Musk. Quindi bisognerà vedere cosa accadrà dal 2021 in poi. Naturalmente si dovrà aspettare che dopo i primi modelli di smart glasses ne arrivi uno stabile. Soltanto allora vedremo quali individui lo utilizzeranno e chi, invece, sfrutterà questa tecnologia per fare business.

E voi cosa ne pensate?

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