I contenuti oltre il coronavirus.

Feb 26, 2020

Se siete stanchi di leggere notizie che riguardano esclusivamente il coronavirus, questo Caffettino fa per voi. Oggi infatti parliamo della creazione di contenuti al di là delle tendenze che si impadroniscono dell’informazione, proprio come nel caso del famigerato virus. Non è possibile che i portali, i siti e i quotidiani di ogni Paese parlino soltanto di questo, come se nel mondo non stesse accadendo nient’altro. Eppure, andando sui vari aggregatori di notizie come Google News, sembrerebbe l’esatto contrario. Tra l’altro il fenomeno è molto più esteso di così, perché riguarda anche i siti specialistici, ad esempio quelli che si occupano soltanto di informazione tecnologica.


Ciò accade perché il pubblico è talmente assuefatto alle tendenze che i creatori di contenuti come Youtuber, podcaster o blogger non potrebbero parlare di altro, anche se lo volessero: l’algoritmo non premia i contenuti differenti rispetto a quelli legati ai trend, perché molto semplicemente in quel momento non interessano a nessuno. In particolare il pubblico, più che essere interessato a scoprire cose nuove, è generalmente attratto dalle tendenze, ossia dalle notizie che a loro volta interessano ad altre persone. Naturalmente questo discorso non riguarda le community, che al contrario seguono con interesse determinati contenuti al di là dei trend del momento.


In mancanza di una community i content creators fanno molta fatica a uscire dalle tendenze, per usare il linguaggio di Youtube, o dai trend topic, per dirla alla maniera di Twitter. In ogni caso, qualsiasi sia la piattaforma, i creatori di contenuti dovrebbero indirizzarsi sempre di più a parlare con le community. Questo non esclude che si possa affrontare rapidamente l’argomento di tendenza, come nel caso del coronavirus, ma bisogna avere un’ottica speciale e personalizzata nei confronti della community, parlando il linguaggio che le appartiene e dandole le informazioni che desidera. Solo in questo modo si possono sconfiggere le tendenze generaliste.


Inoltre, solo in questo modo può avere veramente senso fare influencer marketing o creazione di contenuti: soltanto parlando a una comunità di persone possiamo permetterci di essere coerenti, competenti e sopratutto costanti. Senza contare l’ulteriore vantaggio di rivolgerci a una community: non dover inseguire le tendenze che cambiano da un giorno all’altro. Quindi, da content creators dovremmo spostare l’attenzione dagli argomenti che interessano il pubblico perché ne parlano tutti verso qualcosa che interessa ed è utile proprio alla persona che ci sta ascoltando, guardando o leggendo, dedicando il proprio tempo al nostro contenuto.


E voi cosa ne pensate?


Fatemelo sapere scrivendo a [email protected]


Vi ricordo che sul mio sito trovate tutte le informazioni su quello che faccio, i Caffettini in podcast e l'audiolibro di Startup di Merda, gratuito per chi si iscrive alla community.


Buon ascolto e condividete!

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