La Cina vuole vietare internet di notte ai minorenni e limitarne l'uso durante il giorno

Aug 27, 2023

Lo scopo della proposta di legge firmata dalla Cyberspace Administration of China è chiaro: c'è bisogno di educare i minori all'uso del web. Per questo, il CAC ha pubblicato una bozza normativa - e limitativa della rete - che puoi leggere sul sito ufficiale cac.gov.cn sull'uso di internet da parte dei minori.

Si può vietare l'accesso al web nelle ore notturne e ridurre l'utilizzo durante il giorno. Introducendo anche delle regolamentazioni chiare rispetto al tipo di contenuto disponibile. Inoltre, tutte le fasce d'età riceveranno un promemoria per riposarsi dopo aver utilizzato il dispositivo per più di 30 minuti.

Questo si può introdurre con una sorta di modalità minore (così viene chiamata dal CAC) su dispositivi come smartphone, tablet e computer di qualsiasi tipo. Limitando l’accesso al web. Però ci sono numerose diversificazioni di utilizzo in base all'età della persona che sta usando il dispositivo.

Quali sono i limiti imposti dalla Cina?

Massimo 2 ore al giorno, evitando accessi tra le 22:00 e le 6:00. Questi sono i confini della limitazione imposta dalla Cyberspace Administration. Ma all'interno di questa condizione, necessaria secondo la normativa per guidare i più piccoli verso buone abitudini nell'uso di internet, abbiamo delle differenze:

  • I minori di 8 anni possono accedere per 40 minuti al giorno.
  • Quelli tra 8 e 16 anni hanno la possibilità di usare per un'ora i dispositivi.
  • Gli adolescenti dai 16 ai 18 anni usano lo smartphone per 2 ore.

Alcune restrizioni possono essere impostate manualmente dai genitori. Il CAC afferma, come riporta The Verge, che le piattaforme online saranno responsabili dell’applicazione dei nuovi requisiti. Anche se non sono state menzionate sanzioni specifiche per le aziende che non si allineano alla legge.

I contenuti sono regolamentati

La modalità minore - traduzione fedele del documento ufficiale del CAC - impone delle regole ferree al tipo di contenuto che il minore può visualizzare nel tempo di navigazione a disposizione.

Ad esempio? Ai bambini che hanno meno di 8 anni si propongono soprattutto canzoni per bambini e altri progetti formativi, anche dal punto di vista sensoriale, da visualizzare con i genitori.

Sotto i 12 anni troviamo sempre contenuti educativi, in accordo con le regole cinesi. Ed è chiaro che questo è uno scoglio ulteriore da superare per le aziende che operano nel settore dei contenuti online.

Perché per scaricare le app sarà necessario l'intervento dei genitori oppure si potranno installare solo quelle che hanno impostazioni per minorenni. O le app create proprio seguendo queste condizioni.

Le difficoltà per le aziende

Non è la prima volta che la Cina - nella quale troviamo un aumento continuo delle persone che utilizzano internet, fonte dati We Are Social - mette dei limiti all'uso delle nuove tecnologie.

Nel 2019 è stato imposto un blocco alle piattaforme di gaming online tra le 22.00 e le 8.00 per i minorenni. Con massimo 90 minuti davanti a uno schermo nei giorni feriali, il doppio durante i festivi.

Nel 2021 si torna all'attacco inasprendo queste misure: un’ora di videogiochi al giorno, ma solo dal venerdì alla domenica. Oggi l'attenzione è, più in generale, per l'intero mondo del web.

Le norme proposte dalla Cina, ufficialmente necessarie per aiutare i giovani a relazionarsi con il web, hanno chiare somiglianze con le leggi introdotte in stati americani come Louisiana e Arkansas legate soprattutto alla diffusione dei contenuti a luci rosse. In questi casi Pornhub ha deposto le armi.

Ovvero? È stato impedito l'accesso agli IP legati a quel territorio: messe alle strette, anche le società che operano in Cina potrebbero trovare più conveniente oscurare i propri servizi in questo territorio.

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