Dark Mode. Il lato oscuro delle app.

Mar 10, 2020

Il Caffettino di oggi è più scuro del solito. Anzi, è proprio dark. Infatti parliamo della Dark Mode, la modalità notturna disponibile per diverse applicazioni come Facebook Messenger, Telegram e da pochi giorni anche WhatsApp. In particolare la Dark Mode nasce per proteggere la nostra vista, dato che una retro-illuminazione elevata, oltre a essere fastidiosa, affatica gli occhi specialmente quando è sera. Al contrario, la possibilità di visualizzare le app con sfondo nero evita di stancare gli occhi negli ambienti con poca luce. Ma al di là dei vantaggi nell’usare la Dark Mode al posto di una luminosità troppo intensa, capiamo quanto davvero ne abbiamo bisogno.


Nel recente video di lancio della Dark Mode per WhatsApp, quest’ultima è presentata come una funzione che ci tutela anche nei rapporti affettivi: lo spot mostra una coppia a letto, tranquilla fino al momento in cui uno dei due prende il cellulare con una retro-illuminazione elevata e sveglia l’altro. Ma va detto che anche se siamo a letto da soli e vogliamo controllare una notifica del telefono, una luminosità troppo forte dà fastidio anche a noi in prima persona. Senza contare che più di uno studio ha dimostrato quanto guardare il cellulare prima di andare a dormire rallenta la nostra capacità di addormentarci, oltre a disturbare il sonno durante la notte.


Alla luce di queste considerazioni, chiediamoci se al di là della scelta tra la versione notturna e quella diurna sia sensato utilizzare il cellulare prima di andare a dormire. A una certa ora non converrebbe fare altro, come ad esempio leggere un libro? E non sarebbe meglio impostare la sveglia sul telefono per poi lasciarlo in carica tutta la notte senza guardarlo? Questo ci permetterebbe di rilassarci maggiormente, staccando la spina dal mondo digitale già tanto presente nel nostro quotidiano. Oltre al fatto che leggere determinati messaggi o mail mentre siamo a letto può metterci di cattivo umore, compromettendo maggiormente la qualità del nostro sonno.


Se da un lato la Dark Mode può rivelarsi utile per preservare la nostra vista, ma anche per farci risparmiare la batteria durante l’arco della giornata, dall’altro bisogna allargare il ragionamento considerando che prima di andare a dormire è il caso di non utilizzare affatto il telefono. Anche perché in questo periodo di legami a distanza, di smart working e in generale di scollegamento dalla realtà, utilizziamo già abbastanza il nostro smartphone durante il giorno. E nel resto del tempo sarebbe meglio vivere una vita normale o fare nuovi progetti, sfruttando questo periodo per chiedersi se vale davvero la pena stancare gli occhi e la mente con i nostri telefoni cellulari.


E voi cosa ne pensate?


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