Allenarsi è più bello e formativo di vincere.

Il podcast del Caffettino della scorsa settimana che la mia community ha apprezzato di più è stato quello di venerdì 25 febbraio, in cui ho spiegato perché allenarsi è più bello e formativo di vincere.

Il fatto è che tutti quanti vogliono vincere: c’è chi punta a ritirare premi, chi a essere intervistato, chi a ottenere il successo economico e così via. Ma solo in pochi vivono il proprio percorso godendosi ciò che stanno facendo o capendo il valore delle difficoltà in cui si trovano. Parliamo dell’esercizio quotidiano, di quello che viene definito “sbattimento”, di quando proprio non abbiamo voglia di lavorare o peggio, di quando il mercato ci rema contro. E chi riesce a superare tutto raggiungendo i propri risultati difficilmente comunica i problemi che ha dovuto affrontare sulla sua strada, ma parla solo dei traguardi conquistati. Cosa accadrebbe se non fosse così?

Credo che se le persone di successo parlassero delle difficoltà che hanno dovuto affrontare, i corsi motivazionali che professano il “tutti possono fare tutto” non avrebbero la fortuna che hanno oggi. Poi c’è un’altra considerazione. Secondo me gli individui si dividono in due categorie: quelli che si innamorano del risultato finale cercando di raggiungerlo il più velocemente possibile e gli altri, che naturalmente vogliono arrivare a un risultato, ma che sono innamorati anche dell’esercizio e delle sfide che devono affrontare. Potrebbe sembrare un atteggiamento un po’ autolesionista, ma in realtà è terribilmente formativo. Inoltre c’è un altro aspetto che bisogna tenere presente.

Un conto è vincere al Superenalotto e un altro conto è saper fare i soldi. Ed è meglio la seconda opzione, perché qualsiasi cosa possa accaderci saremmo sempre capaci di rialzarci e di ripartire. Non so voi in quale tipologia di persona vi rispecchiate, io sicuramente in quella che si innamora dell’esercizio. Perché imparare a innamorarci di cose che magari non ci piacciono del tutto è veramente innovativo, almeno secondo me. Vi faccio l’esempio del mio podcast, che sta per arrivare alla puntata numero mille: per me realizzarlo è un allenamento costante, una cosa che amo moltissimo e che mi rende ogni giorno migliore, molto più che vincere qualsiasi premio.

E voi cosa ne pensate?

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