Airbnb segnala un aumento della domanda dei viaggi locali.

Jun 10, 2020

Nel Caffettino di oggi parliamo di viaggi, dato che con l’estate alle porte è arrivato il momento di pensare alle vacanze. Naturalmente a causa del Covid-19 è difficile muoversi e i dati che riguardano il turismo sono molto negativi. Ma la notizia di oggi ci mostra un lato positivo che riguarda il settore turistico, perché dopo il lockdown le persone in varie parti del mondo stanno tornando a viaggiare. Ma qualcosa è cambiato, come afferma il CEO di Airbnb Brian Chesky in un’intervista a Bloomberg: secondo Chesky, i soggiorni internazionali che solitamente venivano programmati con mesi di anticipo vengono sostituiti dai viaggi in auto con mete più vicine.

Sono viaggi dell’ultimo minuto, magari prenotati anche soltanto il giorno prima, che hanno anche la caratteristica di essere più lunghi rispetto a quelli che si facevano prima della pandemia. Con un esempio fatto proprio da Brian Chesky, un newyorkese che a giugno avrebbe trascorso una settimana a Parigi, adesso magari prenota un mese in una località più vicina, anche a causa dello smart working. Perché “lavorare da casa è diventato lavorare da una qualsiasi casa”. Il manager di Airbnb ha anche rivelato che il numero di notti che gli statunitensi hanno prenotato in USA dal 17 maggio al 3 giugno è più alto rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2019.

E un incremento dei viaggi domestici è stato osservato anche in altre parti del mondo, tra cui la nostra Europa. Questo perché, dopo essere rimaste in casa per diversi mesi, le persone adesso vogliono andare fuori senza per forza salire su un aereo e lasciare i propri Paesi. Infatti, dall’inizio dell’emergenza coronavirus oltre la metà delle prenotazioni di Airbnb sono state effettuate a meno di 200 miglia dal luogo in cui si trova il cliente, ossia un viaggio di andata e ritorno così breve che può essere fatto con un unico serbatoio di gas. Chissà se questa estate anche noi italiani utilizzeremo piattaforme come Airbnb e Tripadvisor per prenotare una vacanza di prossimità.

Perché anche dopo mesi in cui la domanda nel settore turistico è stata bloccata, non è detto che durante l’estate rimarremo a casa. Anzi, probabilmente anche noi avremo voglia di partire, anche se lo faremo in modo intelligente, con vacanze locali che ovviamente prevedono anche pochi spostamenti aerei. Ma cosa possono fare per affrontare la situazione i proprietari degli hotel? Sicuramente la risposta è investire in campagne pubblicitarie a breve raggio, ossia rivolte alla provincia di riferimento o al massimo alla propria regione. Questo perché al di là di ciò che accade nel resto del mondo, anche la nostra bella Italia può ripartire a cominciare dai piccoli viaggi.

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